Dal suo studio domestico, Gisella Borioli parla dei progetti che sta portando avanti e di alcune riflessioni, frutto di giorni sospesi e tempo a disposizione, utile per pensare.

Primo fra tutti, tra i progetti in corso, c’è la stesura del libro che racconta i 20 anni di Superstudio: “Era arrivato il momento di ricordare questo anniversario – racconta – creando un nuovo modo di presentarlo”. Lavoro faticoso, perchè in 20 anni di attività è complesso fare una cernita e selezionare le installazioni più belle tra tutte quelle fatte. Poi c’è il cantiere di Superstudio Maxi, per ora fermo ma in previsione c’è l’apertura per fine anno.

“Doveva essere terminato per settembre 2020 – commenta – ma contiamo di terminare per la fine dell’anno”. Il tempo sospeso che abbiamo a disposizione non deve essere sprecato, e Gisella lo sfrutta per pensare. “E’ importante avere questi momenti di vuoto, per poterci guardare dentro e per guardare oltre. Sto riflettendo sul processo di smaterializzazione e su come poter comunicare attraverso il mondo virtuale per non interrompere il flusso di informazioni e la conoscenza”. Infine, considerazioni personali su quello che più manca dell’interazione con gli altri: gli abbracci, i baci, il lavoro insieme, i sorrisi, e la speranza.