In questi periodi di incertezza la condivisione delle esperienze e la coscienza di essere tutti ‘sulla stessa barca’ è un ammortizzatore emotivo, che seda molte paure.Lo spostamento o l’annullamento delle fiere, la ridotta attività di aziende e di clienti, i cantieri che non procedono, hanno imposto una dilatazione nel tempo degli impegni.
“Questa condizione ci permette di seguire quei pochi progetti rimasti con una dedizione e una precisione che personalmente da anni non profondevo nel mio lavoro”. Parole di Davide Vercelli, designer e co-fondatore della start-up Proximars, che per ora è in fase più che embrionale: tutto bloccato, compresa la campagna di crowdfunding su Kickstarter. “Proximars nasce con l’ambizione di creare un ponte produttivo tra intelligenza artificiale, robotica e il mondo della produzione artistica – racconta – cercando di colmare il gap tra le tecnologie più avanzate e gli strumenti, i medium, per realizzare un’opera d’arte. Nell’immagine la realizzazione di un’opera di No Curves, forse il maggiore tape artist mondiale, con cui abbiamo attivato una proficua collaborazione oltre che una buona amicizia. Quello che ora stiamo facendo rappresenta solo il primo passo verso orizzonti ben più ampi”.
Il fine, per ora, è quello di creare dei multipli “speciali” in cui vi sia un’importante matericità. Non una semplice stampa in serigrafia o un riporto, ma un’opera in cui la creatività dell’artista e le potenzialità del mezzo siano cooperanti ed integrate. “Qui per esempio l’artista “posa” le campiture colorate – spiega, riferendosi all’opera di No Curves – che ha precedentemente preparato, su una lastra di alucobond e in seguito il robot deposita con una tecnologia brevettata dei depositi di acrilico (ad ora possiamo gestire 8 colori in contemporanea) che una volta asciutti appaiono in rilievo e completano l’opera”. La volontà della start-up è quella di esplorare, per gradi, un mondo del tutto nuovo che pone ad ogni passo nuovi interrogativi e più complesse sfide. “Come far imparare ad un sistema virtuale cosa sia l’arte? Come creare un background di esperienze visive ed emotive e fornire gli strumenti ad una memoria minerale affinché possa sviluppare un suo senso estetico e una propria creatività? Come potrà poi esprimerla, con quali mezzi e con che risultati? E ancora quale sarà l’accettazione da parte del sistema arte di una tale sperimentazione o quali principi etici verranno coinvolti? Come vedete queste sono le domande che in studio ci pervadono in tempi di Coronavirus”.