Ormai è ufficiale, il Salone del Mobile a giugno non si terrà, l’evento è stato spostato e si svolgerà dal 13 al 18 aprile 2021.

L’edizione 2021, che celebrerà il 60° anniversario del Salone del Mobile.Milano, sarà un appuntamento speciale per tutto il settore. Per la prima volta, si presenteranno, insieme al Salone Internazionale del Mobile, al Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, a Workplace3.0, S.Project e al SaloneSatellite, tutte le biennali. Oltre a Euroluce, già prevista nel 2021, saranno presenti, dunque, EuroCucina, con il suo evento collaterale FTK – Technology for the Kitchen e il Salone Internazionale del Bagno.

Aldilà dell’emotività e delle conseguenze pratiche/burocratiche/organizzative (Bagno e Cucina che dovrebbero tenersi nel 2021 insieme a Euroluce, rimodulazione di lay out, ecc), ora dovremmo, TUTTI, preparare una risposta collettiva, di Sistema, a questa situazione. Dire “di Sistema” in un Paese come l’Italia fa tremare i polsi, ma è davvero l’unica risposta per evitare (tentare di evitare) un vero e proprio down. Crediamo emerga l’imperativo di costruire una piattaforma che coinvolga davvero (davvero) tutta la filiera che ha contribuito in questi anni a realizzare un evento unico al mondo.

Comune di Milano, FederlegnoArredo, Salone, Fuori Salone, riviste, creativi, designer, aziende, alberghi, location, uffici stampa, giornalisti di settore… siamo tutti chiamati ad affrontare una situazione assolutamente inedita. Dalla quale, però, con fantasia e determinazione, se ne può uscire e anche bene (dopo la medicazione delle ferite,ovvio).

L’aspetto economico sarà fondamentale: i costi dei metri quadri in Fiera, i costi degli alberghi, i trasporti pubblici, il ruolo delle location, sarebbero tutti da rimodulare, adattandoli ad un contesto economico e produttivo che è già intaccato. L’aspetto dei contenuti sarà altrettanto importante, e qui occorrerebbe che (finalmente, dopo anni e anni di guerriglia) Salone e Fuori Salone arrivassero ad un accordo di Sistema, e una delle ipotesi potrebbe essere che il Salone “deleghi” al Fuori Salone la gestione del Salone Satellite. In questo modo, il Fuori Salone potrebbe ritornare, nel suo insieme, ad essere una straordinaria fucina di creatività, di ricerca e sviluppo, di proposizione e non solo una fabbrica di spritz che in molti, in moltissimi, hanno criticato negli ultimi tempi. É operativo un Tavolo di coordinamento del Fuori Salone, dove siede anche il Comune, bene, facciamolo diventare una sorta di Governo di unità nazionale, capace di intervenire su tutti gli aspetti (prezzi degli alberghi compresi!!!).