“Da qualche giorno il mio compagno di scrivania è mio figlio – Ludovico, 2 anni tra poco – e coordino i miei collaboratori via Skype o WhatsApp. Non ci avrei creduto se me lo avessero detto il mese scorso. Eppure eccoci qui. Anche noi, nel nostro piccolo a lavorare in smart working. Un concetto pressoché alieno per molte piccole realtà artigiane del nostro produttivo e, costantemente concentrato sul lavoro, NordEst. Eppure eccoci qui. I nostri salotti che son diventati uffici e i nostri addetti alla produzione che si son visti rivoluzionare il modo di stare in reparto.” A parlare è Daniela Rosa Gobbo, co-titolare di Lignum Venetia, assieme alla sorella Anna Lisa e al padre Sergio, azienda artigiana con sede a Pordenone che realizza parquet completamente Made in Italy. “E sono orgogliosa di farvi vedere la mia squadra, sparsa in giro, ma coesa. Anche questi sono volti dell’Italia che resiste. A questo virus che ci sta sconvolgendo la vita e al senso di grande incertezza che tutti noi, naturalmente, proviamo se ci fermiamo a pensare al futuro. Eppure, come è tipico delle genti della mia terra, il primo sentimento è resistere, reagire. In sicurezza, prendendo tutte le precauzioni che ci vengono indicate. Ma resistere e industriarci è qualcosa che abbiamo nel DNA.
È questa l’essenza del Made in Italy. E lo facciamo con il sorriso, dedicando al cliente la stessa cura di sempre mentre rispondiamo dai nostri nuovi uffici, improvvisati nel salotto, in cucina o in camera. Lo facciamo anche grazie al sacrificio di chi in produzione manda avanti gli ordini, nonostante tutto. Lo facciamo osservando scupolosamente le indicazioni che ci sono arrivate dal Ministero, perché in un momento come questo tutelare la salute nostra e quella di chi ci sta vicino significa tutelare non solo gli affetti, ma anche il sapere, le abilità, le competenze, la creatività e la capacità produttiva di quello straordinario sistema che è il Made in Italy. Lavorare in maniera responsabile si può. Richiede una straordinaria capacità di adattamento. Ma è nostra responsabilità farlo. Concentriamo gli sforzi per tornare alla normalità il prima possibile, senza farci inghiottire da angoscia o superficialità. Con responsabilità. Oggi è questa la più grande dichiarazione d’amore che possiamo e vogliamo fare all’Italia”.